GESTIRE I TESSUTI PARTICOLARI
IL VELLUTO
Esistono vari tipi di velluto, ad es. il velluto di seta o di cotone, il velluto a coste, il velluto panné e il velluto elasticizzato. Ognuno ha le sue specificità (informatevi bene al momento dell’acquisto!), ma vediamo alcuni consigli generali per il taglio, la confezione e la manutenzione:
- Il velluto è un tessuto molto delicato ed è quindi meglio non disfare le cuciture perché i forellini prodotti dall’ago restano visibili. Dunque, è bene preparare un modello di prova in mussola o altro tessuto a buon mercato e apportare le eventuali modifiche al cartamodello prima di tagliare il velluto.
- Il colore del velluto varia se tagliato contropelo. Per stabilire la direzione del pelo è sufficiente passare una mano sulla superficie del velluto: se il pelo si appiattisce avete trovato la direzione del pelo, in caso contrario state passando la mano contropelo. Posizionate tutte le parti di un modello nella stessa direzione. Regola importante: il velluto con il pelo alto (sollevato) va tagliato contropelo; mentre il velluto a pelo basso (piatto), per esempio il velluto panné, va tagliato nella direzione del pelo.
- Poiché quando si taglia il velluto i bordi tendono a sfilacciarsi, è consigliabile rifinirli subito.
- Prima di utilizzare la rotella dentellata e la carta copiativa per riportare le parti del cartamodello, effettuate una prova su un ritaglio di stoffa. Se i contorni sono visibili sul diritto della stoffa, occorre necessariamente passare le marche.
- Sia per le marche, sia per le imbastiture, utilizzate filo da cucito sottile e ago sottile. Anche nella macchina per cucire è necessario usare un ago sottile.
- Se si sovrappongono le parti con i lati diritti contro, quindi pelo contro pelo, è possibile che gli strati si spostino. Appuntate perciò gli spilli in orizzontale rispetto alla linea di cucitura, oppure imbastite insieme gli strati di stoffa eseguendo dei piccoli punti di imbastitura da ambo i lati della linea di cucitura. Cucite sempre in direzione del pelo.
- La temperatura del ferro da stiro va regolata a seconda della composizione del velluto. Stirate il velluto solo dal rovescio; effettuate sempre una prova su un ritaglio di stoffa. Il velluto di cotone può essere stirato con il ferro a vapore selezionando il punto “seta”. Il velluto di seta, viscosa o in fibra sintetica si stirano a temperatura moderata e senza vapore (selezionare “seta artificiale/seta”). Fate scivolare il ferro sulla stoffa, senza esercitare alcuna pressione, per evitare di appiattire il pelo. Importante: stirate su una superficie morbida, preferibilmente su un pezzo di velluto (con il pelo rivolto verso l’alto) o su un asciugamano di spugna morbido. In commercio esistono anche dei teli da stiro specifici per il velluto.
- Se occorre usare un rinforzo, sceglietene uno da stirare esercitando una pressione leggera (ad es. G 785 o H 180 di Vlieseline®). Per il velluto di cotone sono adatte anche le interfodere G 405 o G 700, sempre di Vlieseline®. Fate comunque sempre una prova su un ritaglio di stoffa. Per i velluti delicati invece usate uno strato di organza, imbastito sotto la stoffa.
- Se il velluto non viene confezionato immediatamente, riponete la stoffa, senza piegarla, con il pelo all’interno, su un rullo di cartone. Se dovete portare in viaggio un capo d’abbigliamento, prima di metterlo in valigia, arrotolatelo nella carta velina. Questo tipo di tessuto non va in nessun caso piegato perché potrebbero formarsi pieghe difficili da eliminare con la stiratura!




TESSUTI STRETCH
Queste stoffe sono estensibili e al tempo stesso “stabili”, perché dopo essere state sottoposte a una tensione, riacquistano sempre la forma originale. Questo grazie al filo elastico (elastan) usato nella tessitura insieme ad altri filati naturali o sintetici.
I tessuti stretch possono essere estensibili in lunghezza, in larghezza, oppure bielastici, cioè si allungano in entrambi i sensi. Se il tessuto è estensibile in una sola direzione, dovrete sempre tagliare le parti in modo che risultino elastiche in orizzontale.
Con il lavaggio e la stiratura i tessuti stretch possono restringersi del 5% circa; quindi, è consigliabile lavarli e stirarli (possibilmente sotto un panno umido) prima di tagliare le parti del modello. Fate sempre una prova su un ritaglio di stoffa! È meglio far lavare a secco i tessuti di lana o di seta elasticizzati; quelli in misto cotone, lino, cupro, o fibre sintetiche con elastan si possono lavare in casa con un detersivo delicato; la temperatura dell’acqua va impostata a seconda della fibra combinata all’elastan. Anche per la stiratura occorre regolarsi in base al tessuto, generalmente con temperature medio-basse.
Per le cuciture usate l’ago per jersey: ha la punta arrotondata e non danneggia le maglie del tessuto. Selezionate un punto zig-zag basso (lunghezza 3-4 mm, altezza 1⁄2 -1 mm), oppure l’apposito punto elastico (consultate il libretto delle istruzioni della macchina per cucire). Se ne avete una, potete rifinire i margini con la taglia-cuci. Cucite gli orli dal diritto con l’ago doppio: montate l’ago sulla macchina, preparate due spolette per i fili superiori e selezionate un punto diritto. Sul diritto otterrete due cuciture parallele, sul rovescio una cucitura a zig-zag. Questo tipo di cucitura mantiene il bordo elastico. Per tutte le cuciture regolate bene la tensione del filo, che non deve essere eccessiva.



TESSUTI CON PAILLETTES
Esistono vari tipi di tessuti con paillettes, differenti per caratteristiche e lavorazione. Le paillettes possono essere ricamate, incollate o stampate. Anche il tessuto di base varia, ad es. organza leggera, chiffon o jersey estensibile.
Per tutti i tipi di tessuti con paillettes fate attenzione alle seguenti indicazioni:
- Eseguite sempre le imbastiture con ago e filo sottili, non usate mai il filo grosso per imbastiture! Quando cucite a macchina usate un ago sottile (n. 70) dalla punta arrotondata.
- Le paillettes ricamate devono essere staccate lungo i margini prima di cucire il tessuto. Una volta terminata la cucitura vanno riattaccate a mano per coprire la parte di tessuto rimasta scoperta.
- Se durante la confezione le paillettes si staccano o si rompono, vanno ricucite o sostituite a mano. Usate lo stesso filo da cucito usato per le altre paillettes oppure un filo “invisibile” di perlon.
- Attenzione alla stiratura! Le paillettes possono sciogliersi o scolorire. Stirate senza vapore, a temperatura molto bassa e solo dal rovescio, proteggendo il tessuto con un panno asciutto. Effettuate prima una prova su un ritaglio di stoffa!

PELLE
La pelle può intimorire, ma con le giuste accortezze si può lavorare tranquillamente anche nell’atelier di casa.
MODELLO DI PROVA
Sulla pelle le cuciture non si possono disfare, perché i “buchini” dei punti resterebbero visibili. Per lo stesso motivo non si può né imbastire, né spillare. Vi consigliamo dunque di confezionare prima un capo in teletta e, se necessario, di riportare le eventuali modifiche sul cartamodello.
Quando acquistate la pelle chiedete informazioni su quale sia il tipo più adatto per il vostro capo. La nappa e la pelle scamosciata sono disponibili, ad esempio, in vari spessori, da quella sottile per i guanti, alla vacchetta per borse e cinture. Nelle nostre istruzioni trovate la tipologia di pelle occorrente per il modello ma, a differenza dei tessuti a metro, non il quantitativo poiché le pelli hanno forme e dimensioni variabili e a volte presentano zone difettose. Per questo motivo, portate con voi il cartamodello completo al momento dell’acquisto, senza dimenticare le parti che sono da disegnare a mano (ad es. il cinturino). Annotate sulle singole parti quante volte andranno tagliate. In questo modo potrete simulare il piazzamento sulla pelle ed avere la certezza di acquistarne abbastanza.
Il taglio della pelle richiede alcune accortezze. Prima del taglio contrassegnate sul rovescio eventuali zone più sottili e porose. Disponete poi le parti del cartamodello ottimizzando il più possibile lo spazio: prima le parti grandi e poi quelle piccole, tenendo presente che alcune (ad es. le maniche) vanno posizionate specularmente. Ricordate però che la pelle è più elastica in orizzontale che in verticale; evitate perciò di tagliare un davanti in un senso e il secondo nell’altro. Attenzione poi alla pelle scamosciata: avendo una direzione del pelo, tutte le parti vanno posizionate in modo che la direzione corra dall’alto verso il basso.
Fissate le parti del cartamodello con lo scotch e disegnate i contorni e i contrassegni con una matita morbida o con una penna a sfera. Poi disegnate i margini di cucitura e quelli per gli orli.
CUCIRE
La pelle non si può spillare e dovrete dunque usare delle clip per tessuti. Impostate un punto di lunghezza media, perché quelli troppo corti potrebbero tagliarla. Per le qualità più morbide usate un ago normale (n. 80 o 90), mentre per quelle più spesse usate un ago speciale per la pelle (ad es. di Schmetz). Prima di cominciare fate sempre una prova su un ritaglio: se la macchina non trasporta correttamente e non esegue punti regolari, potete usare un piedino di teflon. Anche il doppio trasporto, se disponibile sulla vostra macchina, aiuta il passaggio della pelle e l’uniformità del punto. Ultimo consiglio: provate a regolare la pressione del piedino.
Prima di cucire le tasche o le lampo incollatele con uno stick (ad es. Pritt o Tesa) per evitare che si spostino durante la cucitura. Gli orli possono essere incollati con la colla per tessuti (ad es. Rudolfix o Gütermann Klebenaht).
Stirate la pelle sempre dal rovescio, a temperatura moderata e senza vapore proteggendola con un panno asciutto (fate sempre una prova su un ritaglio!). Se occorre un rinforzo è importante sceglierne uno termoadesivo specifico per la pelle e stirarlo sempre a temperatura moderata.

SIMILPELLE
La similpelle, a differenza della pelle vera, è venduta a metro. Per il taglio si procede dunque come per tutti i tessuti (nella similpelle scamosciata fate però attenzione alla direzione del pelo!) mentre per le cuciture seguite i consigli per la pelle riportati qui sopra.

PELLICCE SINTETICHE E PELUCHE
Prima di spillare le parti del cartamodello sulla stoffa, occorre individuare la direzione del pelo. Per farlo passate una mano sulla superficie, parallelamente alle cimose: se il pelo si appiattisce senza opporre resistenza avete trovato la direzione del pelo, in caso contrario state passando la mano contropelo.
Tagliate la pelliccia sintetica sempre nella direzione del pelo: posizionate le parti del cartamodello sul rovescio, spillatele dall’alto verso il basso in modo da poter spianare man mano il cartamodello. La pelliccia a pelo lungo va tagliata in strato semplice (non ripiegata) e dal lato rovescio, usando una lametta o un cutter. Questo accorgimento permette di incidere solo il tessuto di sostegno, lasciando intatto il pelo. La pelliccia a pelo corto si può tagliare in strato doppio, usando delle forbici ben affilate.
Cucite la pelliccia nella direzione del pelo e al termine estraete con cautela il pelo trattenuto nelle cuciture aiutandovi con un ago. Evitate possibilmente la stiratura.


TESSUTI RIVESTITI, CERATI, IDROREPELLENTI
Queste stoffe non si possono spillare o imbastire, dovrete usare le clip per tessuti. Si possono cucire, ma è bene non fare errori: se disfate la cucitura i forellini prodotti dall’ago potrebbero rimanere visibili. Cucite con punti di lunghezza media (i punti troppo corti potrebbero tagliare il tessuto). Se la macchina per cucire non esegue punti regolari, usate un piedino di teflon o il doppio trasporto. Stiratele solo dal rovescio, sotto un panno (o un panno antilucido) a temperatura moderata e senza vapore. Fate sempre una prova su un ritaglio di stoffa! Attenzione, non tutte le stoffe rivestite possono essere lavate a secco.

TESSUTI TRASPARENTI
Con le stoffe trasparenti non è possibile riportare le parti del cartamodello con la carta copiativa o con il gesso, perché le linee potrebbero trasparire sul diritto della stoffa. Aggiungete alle parti del cartamodello margini di cucitura della stessa altezza, evitando quindi, di contrassegnare le linee per le cuciture o di passare le marche. In questo modo potrete cucire direttamente (ad es. con l’aiuto di una calamita), mantenendo la stessa distanza dal bordo. Per segnare le lineette trasversali: fate delle piccole incisioni nei margini di cucitura. Per le linee importanti all’interno delle parti – come ad es. le pinces, le linee di ripiegatura, le linee d’incontro e il centro davanti – passate le marche. Procedete così: eseguite dei lunghi punti filza con il filo da cucito sottile lungo la linea indicata sul cartamodello, comprendendo anche gli strati di stoffa sottostanti.
I punti filza vanno eseguiti a distanze regolari e piuttosto ravvicinati e vanno lasciati lenti ovvero, lasciando un pezzetto sollevato, come se fosse un anellino.
Poi sollevate con cautela il cartamodello. Separate leggermente i due strati di stoffa e tagliate il filo fra i due tessuti. I pezzetti di filo nel tessuto (le marche) formeranno una specie di tratteggio che sostituisce i contrassegni segnati a gesso o con la carta copiativa. I fili andranno eliminati solo dopo aver chiuso le cuciture.
Quando cucite a macchina usate un ago n. 60 o 70 e un filo da cucito sottile per ricami a macchina e selezionate un punto corto (1,5 - 2 mm). Usate ago e filo sottili anche per imbastire. Questa tipologia di stoffe è delicata; sarà meglio dunque evitare di cucire sopra gli spilli, perché potrebbero formarsi dei forellini. Per rifinire i margini di cucitura cucite a punto zig-zag sul margine a 7 mm dalla cucitura, poi rifilate il margine in eccesso a filo dei punti e stirate i margini verso un lato. Per gli orli piegate due volte il margine per evitare che il bordo tagliato traspaia. Se occorre rinforzare alcune parti del modello usate l’organza. Fate prima una prova: se l’organza altera troppo la tonalità di colore potete semplicemente doppiare la stoffa (ad es. per collo e polsini). STIRATE senza vapore e a temperatura moderata.



